In questo periodo dell'anno, è molto comune imbattersi in questo bel fiore giallo. Presenta fusto e foglie molto spinosi e anche il fiore è circondato da spine, perciò, occorre tenere le distanze di sicurezza e utilizzare precauzioni per non rischiare di pungersi.
I fiori essicati possono sostituire lo zafferano, per colorare i cibi ( ovviamente il gusto non sarà mai lo stesso...)
anche la radice può essere utilizzata a scopo alimentare: lesse, magari cucinate con lo spezzatino di agnello, fritte con la pastella.
Tradizionalmente al cardo giallo vengono attribuite proprietà
aromatizzanti, aperitive, toniche, digestive, diuretiche.
Sin dall'antichità venva utilizzato per tingere tessuti.
Vi diamo il benvenuto nella nostra piccola comunità "Erbas e Perdas". Riscopriremo insieme un po' di quel passato che con il trascorrere dei secoli si è smarrito: le erbe spontanee ed i loro utilizzi, i siti archeologici della zona,i rituali e le feste dedicati alla dea madre, usi, tradizioni e quant'altro fa parte della cultura del nostro paese e della nostra isola.
martedì 31 luglio 2018
lunedì 30 luglio 2018
Le chiamavano streghe. Venivano perseguitate e uccise perché i loro medicamenti che guarivano disturbi e malattie venivano considerati stregonerie del diavolo. Erano invece solo donne che si tramandavano la conoscenza delle proprietà curative e cosmetiche delle piante e la usavano per aiutare gli altri. Quelle che oggi chiamiamo erborista, farmacista, medico. Non magia, ma conoscenza.
domenica 29 luglio 2018
Tempo di more

Pare che in passato, per far sparire i porri, si utilizzasse questo rituale: Con il pollice ed il medio della mano destra si tagliavano dei rametti e poi si poggiavano sul rovo. Quando fossero appassiti, i porri sarebbero scomparsi.
Marmellata di more
1/2 chilo di more
300 grammi di zucchero
il succo di un limone
1 mela
Lavare le more e metterle in una pentola. Tagliate la mela con la buccia a pezzetti e aggiungetela con il succo del limone. Fate cuocere per qualche minuto, togliete dal fuoco e fate intiepidire. Aggiungere lo zucchero e dopo aver mescolato bene mettete la pentola di nuovo sul fuoco, mescolando. Quando otterrete la consistenza desiderata, mettete la marmellata nei vasetti e, dopo averli chiusi ermeticamente, capovolgeteli in modo che si crei il sottovuoto.
martedì 24 luglio 2018
domenica 22 luglio 2018
giovedì 19 luglio 2018
Laboratorio
Oggi vi spiegheremo come preparare un pesto che non si mette nella
pasta, ma sul corpo. Tradizionalmente veniva utilizzato come rimedio
contro herpes, verruche, porri e scottature.
Per prepararlo vi occorrono:
una parte di lentischio
una di lavanda
una di elicriso
due di rosmarino,
olio extravergine d'oliva,
un mortaio (non utilizzate il mixer o frullatori vari
:) )
Per prepararlo vi occorrono:
una parte di lentischio
una di lavanda
una di elicriso
due di rosmarino,
olio extravergine d'oliva,
un mortaio (non utilizzate il mixer o frullatori vari

Le erbe devono essere fresche.
Mettete nel mortaio il lentisco, la lavanda, l'elicriso ed il rosmarino ( di questo una quantità doppia rispetto alle altre) un po' d'olio e cominciate a pestare.
Potrete aggiungere altro olio gradatamente, in fase di preparazione, in base alla cremosità del preparato che otterrete. Quando avrete ridotto le erbe in una morbida pasta omogenea, (un po' come il pesto che si consuma a tavola) il vostro lavoro sarà terminato.
Dovrete applicare l'unguento ottenuto sulle parti del corpo interessate ( ovviamente dovrete ripetere l'operazione per qualche giorno, fino a quando non otterrete l'effetto desiderato). Potrete conservare il composto rimanente in un vasetto di vetro, in frigorifero per alcuni giorni ( se vi accorgete che emana odore rancido o si forma della muffa, gettatelo via e preparatelo fresco).
Mettete nel mortaio il lentisco, la lavanda, l'elicriso ed il rosmarino ( di questo una quantità doppia rispetto alle altre) un po' d'olio e cominciate a pestare.
Potrete aggiungere altro olio gradatamente, in fase di preparazione, in base alla cremosità del preparato che otterrete. Quando avrete ridotto le erbe in una morbida pasta omogenea, (un po' come il pesto che si consuma a tavola) il vostro lavoro sarà terminato.
Dovrete applicare l'unguento ottenuto sulle parti del corpo interessate ( ovviamente dovrete ripetere l'operazione per qualche giorno, fino a quando non otterrete l'effetto desiderato). Potrete conservare il composto rimanente in un vasetto di vetro, in frigorifero per alcuni giorni ( se vi accorgete che emana odore rancido o si forma della muffa, gettatelo via e preparatelo fresco).
Elicriso, lavanda, timo, rosmarino, salvia, lentisco, alloro, calendula...sono bastate queste semplici piante spontanee ricche di proprietà a unire le persone che ieri hanno partecipato ai nostri laboratori nel corso della #manifestazioneculturaleFrades2018. Stare insieme con semplicità, condividendo conoscenze, esperienze ed energia, rigenera corpo, mente e anima. Grazie a tutte le persone che ci hanno tenuto compagnia in questa indimenticabile esperienza e grazie al Gruppo Frades per l'ospitalità e l'accoglienza che ci hanno riservato!
Mirto
Riconoscete questo fiorellino bianco?
Da lui nascerà la gustosa bacca che darà gusto ai nostri maialetti arrosto o che si trasformerà nel liquore re del fine pasto dei sardi: il Mirto (Myrtus communis)
Il mirto non è buono solo per il palato ma ha anche tante proprietà: balsamiche, antinfiammatorie, astringenti. E' molto utile nei casi di cistite, nei problemi di digestione, nelle gengiviti e nelle emorroidi.
Da lui nascerà la gustosa bacca che darà gusto ai nostri maialetti arrosto o che si trasformerà nel liquore re del fine pasto dei sardi: il Mirto (Myrtus communis)
Il mirto non è buono solo per il palato ma ha anche tante proprietà: balsamiche, antinfiammatorie, astringenti. E' molto utile nei casi di cistite, nei problemi di digestione, nelle gengiviti e nelle emorroidi.
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