giovedì 13 luglio 2017

Iperico - Hypericum perforatum – Fror ‘e santa maria o santu Juanni



Anche questa è un’erba che accompagna l’uomo dalla notte dei tempi, veniva ritenuta un’erba potentissima, si diceva :“No teidi abbisongiu de essi abbrebada”, per manifestare le sue virtù non ha bisogno del verbo, della preghiera. E’ una delle erbe più usate contro il malocchio, comunque sempre in compagnia di altre erbe, diverse erano le modalità di utilizzo. Una di queste Sa retzetta consisteva in una piccola borsa di stoffa in cui venivano messe le erbe. Al posto della borsa, come contenitore, venivano usate anche delle canne. Queste poi venivano appese al collo se dovevano proteggere una persona o nell’uscio di casa se da proteggere erano le persone che vi dimoravano e i loro beni.
La medicina popolare attribuiva all’iperico proprietà digestiva, depurative del sistema circolatorio e in particolare di quello urinario, antidepressive, disinfettante e cicatrizzante nelle ferite, piaghe e scottature.
Liquore digestivo di iperico, ingredienti: 60 g di fiori di iperico, la scorza di 2 limoni, 50 g di miele 1 litro di acquavite. Preparazione: in un contenitore ermetico mettere l’acquavite, la scorza dei limoni e i fiori di iperico, chiudere e lasciare riposare per 30 giorni. Passato questo periodo filtrare, aggiungere il miele mescolando con cura, mettere in bottiglia e lasciare riposare per altri 60 giorni. Si assapora dopo i pasti in quanto ottimo digestivo.

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