Tra le tante specie di erbe spontanee nelle quali é possibile imbatterci
nel corso delle nostre passeggiate in campagna, c'é la Ruta o, in
sardo, Arruda. É una specie comune in Sardegna. Il fiore, dai
caratteristici petali sfrangiati e gialli, emana un caratteristico
intenso e aromatico odore. Un tempo, era immancabile nei giardini delle
case, anche perchè si credeva che " Innoi crescidi custa mattixedda
arribbada a d' abbisittai s' angelu assumancu u otta a sa dì"(Dove cresce
questa piantina, arriva a far visita l'angelo almeno una volta al
giorno). Nel campo erboristico è conosciuta per le sue proprietà
emmenagoghe, sedative, digestive, carminative e vermifughe. Pare che
lenisca i crampi e attenuingli stati dolorosi. Le nostre nonne
conoscevano la ruta molto bene e la usavano per curare i bambini che non
crescevano abbastanza. Con piglio deciso, allora, li curavano con
quella che era conosciuta come "sa mexina de s'ossura": corpargevano la
schiena con olio d'oliva e ruta poi, sulle vertebre, posizionavano dei
batuffoli di canapa unti di quest'olio. Si terminava massaggiando con
forza verso l'alto dell'osso sacro. Sempre con questo particolare fiore,
curavano anche "is ogus mausu" e " sa bucca maba". La cura consisteva
nel far masticare ad un bambino un pò di ruta e sputtachiare nella parte
malata un pò di saliva con la ruta. Se il bambino che doveva praticare
la cura era diventato orfano ancor prima di nascere, era considerato
"profettosu" e si riteneva che potesse curare anche solo con la sua
saliva, in quanto si credeva fosse benefica.
Vi diamo il benvenuto nella nostra piccola comunità "Erbas e Perdas". Riscopriremo insieme un po' di quel passato che con il trascorrere dei secoli si è smarrito: le erbe spontanee ed i loro utilizzi, i siti archeologici della zona,i rituali e le feste dedicati alla dea madre, usi, tradizioni e quant'altro fa parte della cultura del nostro paese e della nostra isola.
giovedì 13 luglio 2017
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