giovedì 13 luglio 2017

La Ruta

Tra le tante specie di erbe spontanee nelle quali é possibile imbatterci nel corso delle nostre passeggiate in campagna, c'é la Ruta o, in sardo, Arruda. É una specie comune in Sardegna. Il fiore, dai caratteristici petali sfrangiati e gialli, emana un caratteristico intenso e aromatico odore. Un tempo, era immancabile nei giardini delle case, anche perchè si credeva che " Innoi crescidi custa mattixedda arribbada a d' abbisittai s' angelu assumancu u otta a sa dì"(Dove cresce questa piantina, arriva a far visita l'angelo almeno una volta al giorno). Nel campo erboristico è conosciuta per le sue proprietà emmenagoghe, sedative, digestive, carminative e vermifughe. Pare che lenisca i crampi e attenuingli stati dolorosi. Le nostre nonne conoscevano la ruta molto bene e la usavano per curare i bambini che non crescevano abbastanza. Con piglio deciso, allora, li curavano con quella che era conosciuta come "sa mexina de s'ossura": corpargevano la schiena con olio d'oliva e ruta poi, sulle vertebre, posizionavano dei batuffoli di canapa unti di quest'olio. Si terminava massaggiando con forza verso l'alto dell'osso sacro. Sempre con questo particolare fiore, curavano anche "is ogus mausu" e " sa bucca maba". La cura consisteva nel far masticare ad un bambino un pò di ruta e sputtachiare nella parte malata un pò di saliva con la ruta. Se il bambino che doveva praticare la cura era diventato orfano ancor prima di nascere, era considerato "profettosu" e si riteneva che potesse curare anche solo con la sua saliva, in quanto si credeva fosse benefica.


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