Il cibo dei poveri. Questa era la definizione
che, fino a non molto tempo fa, veniva data alle erbe selvatiche.
Probabilmente una modalità espressiva figlia della crisi delle due
guerre mondiali e del successivo benessere economico. Le ferite di una
guerra si guariscono anche lasciandoci alle spalle le nostre tradizioni e
cambiando abitudini. Soprattutto alimentari.
Oggi dopo tanti anni di cibi “tossici” è nato il desiderio di riappropriarci di vecchi sapori, vecchie abitudini.
Scopriamo insieme una di queste erbe di cui, forse, qualcuno l’ha
sentita nominare ma non conosce le sue caratteristiche e non sa che
sapore ha: il ramolaccio – Raphanus raphanistrum – ambuatza - fam.
Brassicaceae.
E’ una pianta a cui la medicina popolare attribuiva
proprietà diuretiche, depurative dell’organismo, usata anche contro
artrite e acne. Con la radice grattugiata si schiarivano le macchie
della pelle.
Cresce bene in campi incolti ma sembra prediligere
quelli coltivati, la si trova da febbraio a giugno, raggiunge l’altezza
di 80 centimetri. Al palato ha un sapore piccante ma gradevole, si
consuma da sola o si accompagna ad altre insalate. Può essere consumata
cruda in pinzimonio, lessata o saltata in padella. Si accompagna bene
con tutte le carni, con legumi e cereali.
Vi presento una ricetta che ho provato e apprezzato. Le dosi sono per circa 4 persone
½ Kg di semola grossa - olio evo – 300 gr. di salsiccia – 3 costole di
bietole di campo – 8 foglie di ramolaccio – ½ cipolla – sale.
In un
tegame fate soffriggere l’olio con le cipolle e la salsiccia, dopo
averle sminuzzate aggiungete le bietole e il ramolaccio, aggiungete
circa un litro di acqua e fatte bollire per circa 45m, aggiungete la
semola e…… buon appetito.
Vi diamo il benvenuto nella nostra piccola comunità "Erbas e Perdas". Riscopriremo insieme un po' di quel passato che con il trascorrere dei secoli si è smarrito: le erbe spontanee ed i loro utilizzi, i siti archeologici della zona,i rituali e le feste dedicati alla dea madre, usi, tradizioni e quant'altro fa parte della cultura del nostro paese e della nostra isola.
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